Si è appena conclusa la prestigiosa kermesse sui vini del Merano WineFestival ed è tempo di bilanci. L’organizzazione della trasferta è merito di Sannio Consorzio tutela vini presieduto da Libero Rillo, con la collaborazione di Valisannio, la Camera di Commercio di Benevento e la responsabile del progetto Giovanna Petrillo.
Per l’occasione è stato allestito uno spazio apposito, Casa Sannio, alla terza apparizione in quel di Merano. Un vero e proprio percorso quello a cui hanno potuto prendere parte i visitatori, e gli addetti ai lavori hanno potuto apprezzare che hanno preso parte alla trasferta. Quello tra territorio e vini è un binomio in continua ascesa, grazie anche a vitigni storici, da cui derivano vini assai pregiati.
Grande spicco ha avuto Falanghina del Sannio, esaltato durante le Masterclass dal professor Luigi Moio e Guido Invernizzi che forti del loro rinomato blasone, hanno evidenziato i grandi pregi di questo storico vitigno.
In campo culinario si è distinto lo chef sannita Daniele Luongo con Rapanè, piatto tipico sannita con pane e rape su passata di fagiolo giallino del Fortore e Stregottino dolce fagottino fritto con ripieno di miele, castagna, cacao e mandarino, semisfera di castagna glassata al cioccolato con polline di fiori e salsa aromatizzata allo Strega. Lo stesso chef è stato protagonista nel Gourmet Arena, con una rivisitazione della Scarpella di Castelvenere, unica pietanza sannita nel novero dei piatti inseriti nell’elenco nazionale dei piatti tipicamente tradizionali. Grande successo dunque per cucina e vini sanniti protagonisti con consorzio Sannio anche nella vetrina Consortium-Terrirorium, nella Gourmet Arena.